martedì 17 ottobre 2006

Briatore novello Socrate?

Non so praticamente nulla di vita e opere di Briatore, se non che è molto ricco e va con ragazze molto belle. Già questo potrebbe rendermi simpatico il personaggio. Ma simpatico per me lo è diventato del tutto mentre ascoltavo, ieri sera, un suo detrattore su Radio24. (Tendo sempre di più, ultimamente, a giudicare persone e idee che non conosco bene guardando a coloro che li criticano; non è un metodo infallibile ma, per esempio nel caso della Fallaci, spesso funziona.)

Sembra che Briatore sia stato intervistato dall'Annunziata. Sembra che avesse organizzato una protesta di ricchi contro l'aumento delle tasse. Sembra, in particolare, che, pur avendola già pagata, abbia criticato la tassa aggiuntiva di 1000 euro sul suo yacht di 14 metri.

Non so bene cosa abbia fatto o detto Briatore. Ma so che diventerà il mio eroe preferito se ha detto anche solo la metà delle cose di cui lo accusava nel corso della trasmissione tal Sansonetti (non so se un «semplice ascolatore» o un qualche intellettualoide nostrano). Che si professava «scandalizzato» dal fatto che Briatore non solo abbia i soldi (birichino!), ma si senta anche «in diritto di averli» (addirittura! criminale!) e per giunta si lamenti dei mille euro di super-tassa, ché ne spende molti di più «solo per accendere lo yacht due volte all'anno» (sprecone!).

Ma non è questa la cosa più grave, secondo il Sansonetti. Il problema tragico è che Briatore sembrava suggerire che l'imprenditore di successo arricchisce l'intera comunità, che dovrebbe essere un modello per gli altri imprenditori, che le «tasse sul lusso» mortificano e disincentivano la parte produttiva e imprenditoriale della società e in questo modo impoveriscono l'intera comunità. Insomma, sembra che Briatore abbia avuto la faccia tosta di enunciare alcune elementari verità economiche, che non possono che offendere e scandalizzare chi di economia è completamente ignorante.

L'ignorante, che di solito è anche invidioso, non può sopportare che un ricco si presenti come un modello da seguire, senza vergognarsi della propria ricchezza, che si atteggi a novello «un Socrate, un maestro per i giovani» (è sempre il preoccupatissimo Sansonetti che parla).

Magari Briatore fosse un Socrate dell'economia; speriamo solo che prima o poi, non contenti di tassargli lo yacht, non lo costringano alla cicuta...

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