venerdì 23 marzo 2012

Bravi ragazzi, vittime della scuola pubblica

Un amico liberale, o meglio un "conoscente di rete", segnala una nuova iniziativa contro il grande flagello dei nostri tempi: l'evasione fiscale.

Si chiama Tassa.li ed è un'applicazione per cellullari tipo iPhone che serve a segnalare in automatico online casi di evasione e costruire una mappa dell'evasione in Italia, pubblicata sul loro sito. In sostanza, quando non ti fanno lo scontrino per il caffé, tu civico e lesto segnali anonimamente la cosa alla comunità dei civici naviganti.

L'amico sottolinea anche l'inquietante carattere sovietico dell'iniziativa, quello dell'URSS dei bei tempi quando il governo spingeva chiunque a spiare e denunciare chiunque e premiava i bimbi che denunciavano i genitori o i nonni per pensieri o attività anti-sovietiche.

Quello che invece ha fatto più effetto a me, scorrendo velocemente le facce e le biografie degli autori del sito, è che il progetto Tassa.li è nato spontaneamente e gratuitamente dalla testa di giovani ragazzi, alcuni forse un po' nerd, che però sono indubbiamente in gamba e abili come informatici e "smanettoni", e quasi altrettanto sicuramente troveranno un buon lavoro come tali. Il punto chiave è che tutto quello che questi ragazzi sanno bene e sanno fare l'hanno imparato da autodidatti come spesso accade con le nuove tecnologie. In compenso, come diceva Mark Twain, tutto quello che non sanno l'hanno imparato a scuola. Sono ragazzi svegli e abili ma vittime dell'intossicazione ideologica da scuola pubblica, che non è in grado di offrirgli competenze e un futuro nel mercato (per questi hanno fatto da sé) ma sa benissimo indottrinarli a odiare gli evasori.

Basta confrontare il sito, fresco, dinamico, ben fatto, con gli slogan stantii, imparati a scuola e dalle pubblicità ministeriali in TV, ripetuti nelle FAQ, tipo "L'evasione fiscale è un problema molto importante per il nostro Paese; è la ragione per cui chi paga le imposte deve pagarne così tante."

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