lunedì 13 ottobre 2008

In gold we trust (lettera a Il Foglio)

Scrive oggi il lettore Claudio Forti:

... mi è venuto in mente quanto è scritto sul dollaro americano: 'In God we trust' (Noi confidiamo in Dio). Forse sarà meglio correggere con 'In gold we trust' (noi confidiamo nel denaro). Del denaro infatti abbiamo fatto un dio. Che sia per quello che assistiamo a questo disastro?

La risposta, penso, è no. La traduzione di "gold", per estensione "denaro", nasconde in questo caso la verità. Sui dollari dovremmo scrivere "Noi confidiamo nell'oro". E' proprio perché dal 1971, quando Nixon affossò definitivamente Bretton Woods, il dollaro è sganciato dall'oro che assistiamo a questo disastro. Come spiegato e anticipato da Mises e dalla Scuola Austriaca di economia, un sistema di 'fiat money' porta a bolle finanziarie e a crisi ricorrenti. Non c'è bisogno di scomodare Dio: in questo caso basta l'oro.

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