giovedì 16 ottobre 2008

Israel su scuola e riforma Gelmini

Due ottimi (come al solito) interventi di Giorgio Israel nella discussione sulla scuola: uno sull'irrazionalità e la falsità delle reazioni dei sindacati e della sinistra (che comprendono il 90% dei dipendenti scolastici), uno sulla riforma dell'Università.

Da quest'ultimo, interessante soprattutto questi passaggi:
... l’università continua a ripetere il ritornello “dateci i soldi”, e basta. Invece deve essere in grado di proporsi e di promettere di non sprecare più denaro inutilmente, di essere virtuosi tagliando i corsi, i contratti esterni, le spese inutili per rappresentanza e feste di ogni genere. Solo così l’università può diventare credibile.
[...] la proposta [di dare la possibilità agli atenei di trasformarsi in fondazioni] in sé è certamente positiva; ma bisogna avere il coraggio di mettere sul tavolo un progetto completo e convincente, che possa portare alla creazione di organismi veramente autonomi e dove soprattutto si possa decidere autonomamente le tasse. In Italia abbiamo tasse bassissime, e questo è un aspetto che non viene toccato da nessuno perché si temono ritorsioni pesanti. Ma il problema è riuscire a creare realtà autonome, differenziate, in modo tale che lo studente possa scegliere in base a quanto l’università offre bilanciando qualità e peso della tassazione. E poi manca il problema centrale per creare una sana concorrenza tra atenei.


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