giovedì 26 luglio 2007

Liberalizzare per legge: un ossimoro

Sul Foglio di oggi un lettore, cliente dei telefonini 3, si lamenta delle liberalizzazioni Bersani e del fatto che, avendo tolto i costi di ricarica, siano aumentate le tariffe delle telefonate. E si chiede come mai, e come mai ci facciamo sempre fregare.

Alla prima domanda, la risposta è semplice: se prima di Bersani la compagnia guadagnava 100, diciamo 10 di costi di ricarica e 90 di telefonate, e ora non può più, per legge, guadagnare dalle ricariche, dovrà aumentare il costo delle telefonate per far tornare i conti e incamerare i 10 euro mancanti. Chi crede che non dovrebbe fare così, o fa il furbo o non vuole capire neanche le basi dell'economia.

Alla seconda domanda, perché ci facciamo sempre fregare, la risposta è più complessa. In parte, perché non possiamo farci molto; in parte, però, perché continuiamo ad aspettarci le soluzioni dalla politica e dal suo strumento principale, la legge. E' ormai profondamente radicata nella mentalità di tutti l'idea che la soluzione dei problemi, soprattutto economici, sia una legge. In realtà, la soluzione a tutti i problemi del mercato è proprio l'assenza di leggi.

Ci sono tanti modi in cui i prezzi (per esempio delle telefonate) si abbassano sul mercato: ma quello che non funziona sicuramente è abbassarli per legge, perché si alzeranno da qualche altra parte. Questa è la semplice ma grande lezione di Bastiat, del quale bisogna leggere Ciò che si vede e ciò che non si vede, appena uscito per Facco-Rubbettino (2005, 15 euro).

Dice il De Mauro: "Ossimoro: figura retorica che consiste nell’accostare parole che esprimono sensi abitualmente contrapposti; per estensione, contraddizione radicale". Un mercato libero è un mercato non regolato da leggi; liberalizzare aggiungendo nuove leggi, come nel caso Bersani, è, appunto, un ossimoro. E, purtroppo, non si tratta di figure retoriche ma dei nostri soldi.


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