lunedì 27 agosto 2007

Perché i maiali non sono in via di estinzione?

La domanda sembra sciocca, ma la risposta risolve tutti i problemi degli ambientalisti, animalisti ed ecologisti a proposito della preservazione di specie rare, animali e vegetali.

I maiali non sono in via di estinzione perché vengono abbondantemente allevati. Vengono allevati perché servono, cioè perché qualcuno desidera mangiare una braciola e qualcun altro ha quindi l'interesse economico a fornirgli la materia prima. Così, la stragrande maggioranza della popolazione suina sulla terra nasce solo ed esclusivamente per finire nei nostri piatti; nessun rischio di estinzione, comunque. Lo stesso vale per mucche, capre, pecore e altri animali, mangiabili e non.

Perché lo stesso non vale per elefanti, balene, tartarughe marine e altre specie cosiddette "a rischio" o "in via di estinzione"? In sostanza, proprio perché nessuno le alleva. Questi animali non vivono in allevamenti o riserve private, ma in spazi pubblici, e "non sono di nessuno". Di conseguenza, a nessuno conviene garantire la sopravvivenza di queste specie, ma sfruttarle fino alla fine portandole eventualmente all'estinzione.

Il problema non è che manchi l'interesse economico di preservare gli elefanti. Anzi, gli elefanti vengono cacciati e uccisi esattamente per vendere le loro zanne, come le tartarughe per il loro gusci. Esattamente come qualcuno guadagna vendendo carne di maiale, qualcun altro guadagna vendendo zanne di elefante o gusci di tartarughe. Solo che lo fa in modo illeggittimo, col bracconaggio e la corruzione dei funzionari governativi preposti a controllare le "riserve". Mentre se qualcuno organizza un safari nella mia porcilaia posso chiamare la polizia e farlo arrestare, nessuno ha un reale interesse a fermare i bracconieri nella savana, men che meno il burocrate di turno che spesso è anzi complice del cacciatore.

Come per i maiali, la soluzione per preservare elefanti e tartarughe è la stessa: garantire diritti di proprietà privata sulla terra e sugli animali. Il proprietario, al contrario del funzionario governativo, ha tutto l'interesse a preservare il proprio capitale, e quindi la specie animale che glielo garantisce. Casi concreti: lo Zimbawe, dove si sono salvati gli elefanti privatizzandoli; le isole Caimans e Tahiti, dove gli ecologisti hanno vietato il commercio di gusci di tartarughe, costretto gli allevamente a chiudere e, immancabilmente, constatato che le tartarughe si estinguevano. Tutto ben spiegato, in modo molto chiaro, nel capitolo 16 del bellissimo Liberalismo di Pascal Salin (Rubbettino, 2002).

Come al solito, dunque, i problemi, anche quelli dell'ambiente, non si risolvono con le leggi, con le regolamentazioni e con l'intervento dello stato ma anzi con la proprietà privata, la libera iniziativa individuale e l'assenza di divieti imposti dall'alto.

Perché i maiali non si estinguono? Per lo stesso motivo per cui solo gli spazi pubblici sono inquinati o solo le foreste del demanio bruciano. Perché il giardino di casa tua non è inquinato o pieno di cartacce? E perché le strade lo sono?


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