sabato 1 settembre 2007

Corride fuori legge = tori in estinzione

A inevitabile conferma delle tesi esposte in questo post una testimonianza di Sandro Fusina su Il Foglio di oggi:

[...] mi appassionai alla corrida, [...] imparai ad amare i tori.
Fu un disastro. Per il resto della mia vita ho dovuto sostenere la mia passione per l’arena e per gli zoo con amici che amavano tanto gli animali da non distinguere, alla lettera, una capra da una pecora. Invano ho raccontato a cittadini, mangiatori ingordi di insaccati, che mille volte avevo sentito in campagna le urla strazianti dei maiali che presentivano il macello. Non uso mai gli argomenti della competizione alla pari tra uomo e animale, della bellezza estetica delle figure nell’arena. Non c’è parità tra uomo e animali, a qualsiasi livello della scala evolutiva questi appartengano. Ho cercato, cerco
invece di convincerli della bella vita che, fra tutti gli animali, riserviamo ai tori da combattimento, che scorazzano liberi nei grandi allevamenti, che vivono come un toro deve vivere, irruente come i suoi antenati che gli incisori della Magna Grecia appresentarono cozzanti sulle monete.
Ma devono avere ragione gli altri, se sono così ostinati nella condanna. E’ di questi giorni, proprio in Francia, una piccola campagna degli animalisti per l’abolizione della corrida che la stampa radicale si è affrettata ad amplificare. Se quell’obbrobrio delle corride finisse, queste inutili stirpi di tori da combattimento si estinguerebbero, finalmente. E tutte quelle belle terre sciupate per l’allevamento di povere vittime potrebbero essere messe a cultura. Magari per produrre biocarburante.
Come di innumerevoli altre specie e razze, dei miura non rimarrebbero che documentari, che non sudano e non puzzano.





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2 Commenti:

Alle giovedì, 13 settembre, 2007 , Blogger Libertyfirst ha detto...

E' già. Leggere Papafava dovrebbe essere obbligatorio per legge. W le bistecche di balena! :)

 
Alle giovedì, 13 settembre, 2007 , Blogger Guglielmo Calcabrina ha detto...

Giusto, per il lettori segnalo che stai parlando di Novello Papafava PROPRIETARI DI SE' E DELLA NATURA. Un'introduzione all'ecologia liberale, Liberilibri, 2004.

 

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