martedì 22 aprile 2008

Sapori e dissapori **

Per non perdere i miei lettori, sempre più esigenti, inauguro da oggi una rubrica dedicata alla critica cinematografica. Premetto che guardo pochi film, e, fra questi, pochissimi al cinema, pochi in TV e qualcuno di più in DVD. Quindi nessun stupore se recensisco un film dell'80, per dire.
Per ogni film, riporto il titolo con collegamento all'ottimo sito MyMovies.it, che contiene tutti i film immaginabili e recensioni varie, anche tratte dai dizionari dei miei imitatori più famosi (e costosi), come il Morandini (un po' fighino, tendenzialmente comunistoide) e il Farinotti (credo di orientamento cattolico, quindi immagino cattocomunistoide). Di fianco al titolo, come d'uso, le stelline di gradimento, da zero (°) a cinque (*****) con eventuali "mezzi" (per esempio: ** e mezzo). Segue breve recensione.

Iniziamo con Sapori e dissapori. Per i 2 euro scarsi e avendo la videoteca sotto casa, può anche valer la pena per far contenta la donna. Per il resto, trama del tutto scontata, prevedibile scena per scena. C'è anche una bambina orfana (allarme rosso! film da evitare a tutti i costi!) ma non disturba troppo. La Caterina Zeta-Jones è un po' sciupata. Simpatichino lui, interessanti i piatti (loro sono due cuochi). Unica cosa curiosa, i tanti riferimenti italiani, dal tartufo al vino, Modena e Bologna e la colonna sonora operistica. Guardabile per passare un paio d'ore se proprio non c'è niente di meglio da fare.

Fine.

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